Henry Miller e i comandamenti per scrivere… applicati al digitale

Da tempo sono convinta che nulla accada per caso e ne ho ogni giorno conferme.

In questi ultimi giorni dell’anno sto lavorando alla pianificazione delle attività del 2017, progettando – contemporaneamente – un modello di pianificazione che possa aiutare alla gestione delle attività di comunicazione digitale.

Preparare questi programmi di contenuti, che intersecano Video, Articoli, Interventi pubblici è un’attività molto stimolante che richiede concentrazione, dedizione e un po’ di rigore.

Proprio mentre stavo ragionando su questo, mi capita un articolo di Brain Pickings che riporta gli 11 comandamenti di Henry Miller sulla scrittura più alcune note sulla gestione della routine quotidiana.

Essere uno dei più importanti del 900 americano rende Henry Miller un personaggio interessante e carismatico, sicuramente lontano da quella che può essere la routine quotidiana di una persona che si occupa di comunicazione nell’epoca del digitale.

Nonostante ciò, ho tradotto per voi questi suggerimenti e li ho interpretati in relazione a quello che oggi può essere il duro lavoro di chi, come me, deve ogni giorno “sfornare” contenuti interessanti, coinvolgenti e utili per la propria audience e – ancora più difficile per la audience dei propri clienti.

I comandamenti

UNO – Lavora su una cosa alla volta, fino a che non è finita

Oggi si parla di focus ed è questo a cui si riferisce Henry. Se si sta costruendo qualcosa di importante la propria attenzione deve essere convogliata tutta su questa cosa. Portala a termine e poi passa alla prossima. Non lo possiamo fare per lunghi periodi di tempo come suggerisce lui, ma possiamo sforzarci, durante la giornata, di avere un solo focus principale e di portarlo a termine prima di passare ad altro.

DUE – Inizia un libro per volta, non mettere troppa carne al fuoco

Come è possibile? Il nostro lavoro è fare dieci cose parallele alla volta! Allora crea dei confini. Ogni filone per conto proprio e all’interno di ogni filone non ammettere divagazioni. Per ogni progetto, per ogni cliente e per te stesso, lavora su un tema alla volta. Poi passerai al successivo. Se hai idee, prendine nota e archiviale, ci ritornerai a suo tempo.

TRE – Non essere nervoso. Lavora in modo calmo, gioioso, incauto su qualsiasi cosa tu stia maneggiando.

L’ansia è cattiva consigliera. Goditi il tempo del lavoro, della creazione, della scrittura. Qualsiasi cosa tu stia facendo, se ti imponi calma e ragionamento il risultato arriverà prima e sarà migliore.

QUATTRO – Lavora seguendo il programma e non l’umore. Fermati quando è previsto!

L’assenza di programmazione è la malattia più grave delle professioni creative, che richiedono un altissimo livello di autodisciplina. Quindi fai un programma e seguilo, senza farti deviare dall’umore. Fermati a riposare quando è previsto.

CINQUE – Quando non puoi creare puoi lavorare.

La disciplina è un aiuto, quando la creatività langue. Se non riesci a creare imponiti di lavorare. Le cose verranno comunque.

SEI – Consolida un po’ ogni giorno, piuttosto che aggiungere sempre nuovi stimoli.

Dedica ogni giorno un po’ di tempo a un’attività di rifinitura. Consolida, cementa ciò che fai. Non andare sempre alla ricerca di cose nuove. Credo che questo comandamento calzi a pennello con il lavoro sui social media.

SETTE – Rimani umano! Incontra persone, vai in posti nuovi, bevi se ti va.

La comunicazione è emozione, l’emozione è vita e relazione. Coltiva relazioni ed esperienze, se no presto non avrai più nulla di interessante (e vero) da raccontare.

OTTO – Non essere un animale da soma! Lavora solo con piacere.

La schiavitù nel mondo occidentale è stata abolita da un pezzo, non ridurti a essere schiavo di te stesso, della tua azienda o dei tuoi clienti. Quando perdi il piacere di lavorare è ora di fermarsi.

NOVE – Disattendi il programma se lo desideri – ma torna indietro sul piano il giorno dopo. Concentrati. Restringi il campo. Escludi.

Se qualcosa ti spinge a deviare dal piano, concediti di farlo, ma rientra nei binari il giorno dopo. Concentrati, focalizzati escludi ciò che è distrazione.

DIECI – Dimenticati dei libri che vuoi scrivere. Pensa solo al libro che stai scrivendo.

Focus, focus, ancora focus. Dimentica ciò che hai fatto e ciò che farai, pensa a ciò che stai facendo. Il resto o è stato o verrà.

UNDICI – Scrivi prima e sempre. Pittura, musica, amici, cinema, tutte queste cose vengono dopo.

La scrittura viene prima e sempre di tutto il resto. Questo vale anche per noi digitali. Prima di tutto scrivi, scrivere aiuta a ragionare e a raccontare. Poi lascia spazio per la vita.

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Oltre a questi comandamenti, a mio parere illuminanti, Miller ci lascia in eredità anche le sue note per l’organizzazione della giornata.

Ecco la sua routine quotidiana (commentata).

Routine Quotidiana

Mattini

Se sei intontito, scrivi note e distribuiscile, come stimolo. Se ti senti in forma, scrivi.

Lavora solo se sei in forma, se non lo sei dedica la mattina ad attività ripetitive, alla delega, prendi appunti.

Pomeriggi

Lavora sulla sezione che hai in corso, seguendo il piano delle sezioni scrupolosamente. Nessuna intrusione o distrazione è ammessa. Scrivi per finire una sezione alla volta, per bene e per sempre.

Concentrati e realizza il tuo piano, in modo scrupolosissimo.

Sere.

Incontra amici. Leggi nei caffè. Esplora zone sconosciute, a piedi se piove, in bicicletta se è asciutto.

Scrivi, se ne hai voglia, ma solo su programmi minori. Dipingi se sei libero o stanco.Scrivi note, schemi, piani. Fai correzioni al manoscritto.

Concediti il tempo di vivere! Anche fuori dalla rete. Come dicevo: si può essere persone interessanti e carismatiche solo se si ha una vita ricca di esperienze e di relazioni. Dedica la sera a fare piani e progetti per il futuro.

Nota bene: Libera tempo sufficiente durante il giorno per fare visite occasionali a musei, o disegni, o giri in bicicletta. Disegna nei caffè, in treno o per strada. Elimina i film! Vai in biblioteca una volta alla settimana per approfondire.

Sii libero, di respirare, di sperimentare, di conoscere. Libera del tempo da usare per conoscere e per scoprire cose nuove.

Bibliografia:

Henry Miller – On Writing (1964)