Le competenze del Personal Branding nel mondo reale

E´ sbagliato pensare che il personal branding sia un concetto che fa parte della sola cultura della rete. Pur trattandosi di un concetto che è stato codificato a partire da concetti legati al mondo online, in realtà il concetto di personal branding deve essere considerato in modo più ampio e più diffuso e pone le sue radici in competenze che appartengono in modo sostanziale al mondo “reale”.

Tutto ciò che esprimiamo nel nostro progetto di marketing personale, infatti, non può essere una costruzione “fasulla” creata per la rete: così come il posizionamento di marketing dell’azienda deve rappresentare i suoi valori e il suo target di riferimento, così il proprio progetto di personal branding deve essere pensato per valorizzare le nostre vere competenze e capacità.

Per quanto concerne, quindi, gli elementi di base del proprio personal branding “fuori dalla rete” appartengono fondamentalmente a tre aree:

  • l’area dell’immagine e dello stile personale
  • l’area della competenza relazionale e di comunicazione efficace
  • l’area del public speaking

 

L’immagine e lo stile personale

Il proprio stile personale non può non essere curato in modo coerente con la propria immagine. Questo non significa che bisogna essere dei “fashion victim” a tutti i costi, anzi. Curare la propria immagine e avere uno stile personale significa, fondamentalmente, riconoscere come l’immagine esteriore sia un elemento che condiziona in modo sostanziale la prima impressione e la nostra coerenza con i ruoli sociali che incarniamo.

Gli step per la costruzione di uno stile personale vincente sono facilmente sintetizzabili:

  1. conoscere la forma del proprio viso e del proprio corpo e identificare gli indumenti e gli accessori che possono valorizzare i nostri punti di forza e “nascondere” i nostri punti di debolezza
  2. identificare la palette di colori che valorizzano il proprio incarnato e il colore degli occhi
  3. identificare lo stile che vogliamo adottare e il tipo di immagine che vogliamo trasmettere, con particolare attenzione all’immagine che vogliamo trasmettere.

Più riusciamo a costruire uno stile “nostro” e riconoscibile più la nostra immagine sarà memorabile e ci renderà unici, contribuendo alla creazione del nostro carisma.

Nella costruzione dello stile può essere utile identificare dei punti focali, delle caratteristiche che facciano parte in modo inconfondibile di noi: nel mio progetto di immagine, ad esempio, i miei elementi distintivi sono l’utilizzo del colore rosso vivo, che è in assoluto il mio principale “colore amico” e che è presente in quasi tutti i miei outfit, e un utilizzo specifico di occhiali da vista ricercati e abbastanza visibili per definire i vari look.

Avere un’immagine piacevole, curata e coerente è una scorciatoia per migliorare la prima impressione: non significa voler essere superficiali. è ormai studiato e riconosciuto come la propria immagine sia un elemento di comunicazione non verbale che parla di noi, molto più di quanto non pensiamo.

Oltre a una bella immagine è importante, quindi, avere cura del proprio corpo, cercando di avere un aspetto sano oltre che pulito e ordinato: una persona che cura se stessa è una persona che si vuole bene, che dimostra autostima e sicurezza di sé, pertanto sarà considerata – istintivamente – più affidabile. Se non ami te stesso come puoi amare gli altri?

Del proprio stile personale, inoltre, sono elementi fondamentali anche la capacità di essere a proprio agio e adeguati alle varie situazioni che si presentano: conoscere le regole di base del dress code e delle buone maniere (soprattutto a tavola e in società) può fare la differenza sull’impatto che diamo sugli altri e sulla nostra efficacia.

 

La competenza relazionale e la comunicazione efficace

Come persone che interagiscono in un ambiente sociale, la nostra capacità di comprendere e gestire in modo efficace la comunicazione interpersonale è un elemento fondamentale.

Essere comunicatori efficaci è il primo passo, fondamentale, per avere successo.

Ma cosa significa essere comunicatori efficaci?

Le definizioni sono tantissime, a seconda della scuola di riferimento, io sposo la definizione che deriva dallo studio della comunicazione analogica di Stefano Benemeglio: la comunicazione efficace è quella che raggiunge i propri obiettivi.

Per essere comunicatori efficaci, quindi, bisogna essere in grado di comprendere i vari canali di comunicazione, sia verbale che non verbale,  saper gestire gli spazi della comunicazione (prossemica),  essere in grado di osservare e ascoltare l’interlocutore e – tramite i segnali che egli invia in maniera più o meno consapevole – riuscire a interpretare anche i messaggi inconsci della comunicazione stessa.

Essere comunicatori efficaci significa imparare a leggere e controllare anche i messaggi del proprio corpo, per comprendere meglio le nostre reazioni e controllarle. Nello stesso tempo, significa saper usare la comunicazione, anche non verbale, in modo induttivo, per ottenere il consenso che stiamo ricercando.

La conoscenza delle tipologie caratteriali, poi, ci può essere utile per capire come relazionarci nei vari ambiti, gestire meglio team e gruppi di lavoro e capire meglio le dinamiche relazionali nei gruppi.

Non si può avere un personal branding di successo se non si è comunicatori efficaci, se non si è fatto almeno un piccolo percorso su se stessi e se se non si è imparato ad ascoltare se stessi e gli altri.

 

Presentare e parlare in pubblico

Diventare punti di riferimento di un determinato tema attività o contenuto è il principale obiettivo di un progetto di personal branding. E, oltre alle attività on line sarà importante moltiplicare le occasioni in cui esporre le nostre competenze, comunicarle, insegnarle – in taluni casi. Oltre a ciò, probabilmente se siete professionisti, manager o imprenditori che stanno cercando di consolidare la vostra immagine, avrete spesso occasioni di presentare a gruppi più o meno ampi di persone.

Anche in questo caso, le competenze di comunicazione sono fondamentali, e in particolare:

1. progettare in modo efficace il proprio intervento: dagli obiettivi, ai contenuti al discorso vero e proprio, un intervento pubblico va saputo progettare e pianificare nei dettagli

2. costruire la presentazione multimediale (con programmi come Powerpoint o altri strumenti analoghi) in modo che sia di supporto all’oratore e catturi l’attenzione dell’audience

3. avere competenze di public speaking: bisogna imparare almeno le tecniche di base di costruzione di una presentazione efficace, la gestione del tono della voce, il linguaggio, le distanze e la comunicazione non verbale. E’ importante anche padroneggiare le tecniche che ci permettono di superare “l’ansia da palcoscenico” o eventuali blocchi che si possono avere nell’esprimersi di fronte a una platea.